sabato 20 luglio 2013

Due bellissimi video dalla Pixar

Altri video, ma questa volta penso che siano davvero da vedere e far vedere a chiunque, non solo agli adolescenti a cui si rivolgono le persone che lavorano alla Pixar - gay, lesbiche e transgender che hanno voluto raccontare la loro esperienza di vita per mostrare come le cose "possono cambiare" (i video partecipano al progetto "It gets better" di cui ho già parlato sul blog).
Molte delle persone di questi due video hanno un'età simile alla mia, ma anche i più giovani testimoniano che la loro adolescenza è stata difficile, tormentata, spesso molto triste: pensieri suicidi, paura di non essere accettati da genitori e amici, discriminazioni, solitudine; eppure sono arrivati tutti ad avere vite normali, felici, realizzati nel lavoro e nella vita privata.
Non lo nascondo, mi sono molto commossa vedendo questi due video: tanti pensieri che hanno espresso quelle persone erano i miei; sono riandata indietro di 30 anni e più - non una bella sensazione, e il rammarico che forse certe cose sarebbero potute andare diversamente se a qui tempi avessi potuto sentire queste testimonianze.

2 commenti:

  1. Condivido le tue sensazioni passate e presenti, così come parole, spazi e virgole in quello che hai scritto e probabilmente e giustamente taciuto. A mie spese continuo a sperimentare quotidianamente l'ottusità e l'odio - perché di paura non si tratta e nemmeno più di ignoranza al giorno d'oggi e con gli strumenti di cui tutti sono dotati... internet, informazione, ecc ecc - delle persone. L'accettazione di sé stessi è il primo passo fondamentale ma c'è un mondo fuori che aspetta ed è un mondo, nel 99,9% dei casi, ostile e sordo. Anche le persone che si professano le più illuminate cadono in fallo: in certi casi godo di un piacere quasi sadico a dichiararmi apertamente quando sento battute di scherno a bruciapelo o peggio frasi deliranti di pura intolleranza, ma solo per il gusto di farle rimanere male, loro che sono schiave di preconcetti e idee stereotipate. Il fatto è che la sensazione di piacere dura poco ed è niente di fronte a quella ferita mai rimarginata che pochi secondi prima loro con le loro battute avevano riaperto cospargendola del solito sale quotidiano. Il fatto è che niente può risarcirci di quei sentimenti e tormenti. Le cose cambiano? E' un bel messaggio di speranza, se solo fosse vero... O forse no, forse mi sbaglio e spero di essere smentita un giorno. Grazie ancora per il bel post, ti leggo sempre! (sono quella dell'altra volta). Francesca

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  2. La società è sempre in ritardo anche rispetto alle singole persone, che magari quando conoscono di persona gay e lesbiche cambiano atteggiamento, anche se "ufficialmente" avranno sempre delle riserve, spesso dovute ad abitudini, cultura, ignoranza. C'è ancora tanta strada da fare, lo so, in giro ci sono ancora tante persone che odiano e spesso fanno del male, ma ce ne sono altrettante che supportano i diritti gay, o che perlomeno non si scandalizzano più.
    I cambiamenti di cui parlano le persone del video sono più quelli che riguardano noi stessi che la società: quando da ragazzi tutto sembra nero e senza speranza poi da grandi ci si accorge che non è così. Bisogna sempre guardare alle conquiste fatte in questi decenni, che ci sono e sono visibili: una volta non si poteva parlare di omosessualità in giro o in televisione se non denigrandola o facendo battute, adesso perlomeno c'è una grande varietà, ci sono film e telefilm dove le coppie gay sono viste nella loro normalità - insomma, io non sono ottimista di natura ma nemmeno pessimista, ecco.

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