La giornata di venerdì è stata caratterizzata dallo sciopero organizzato da diversi sindacati per protestare contro la finanziaria: sciopero quindi dei mezzi di trasporto e anche dei lavoratori dello Strehler, che però hanno lavorato lo stesso per non far fermare il festival: gli organizzatori grati di ciò hanno chiuso la biglietteria e fatto entrare il pubblico gratis.
Prima giornata di proiezione dei corti gay e lesbici il pomeriggio: come è andata? Come sempre in questi casi i video davvero interessanti sono una minima parte - il resto si divide tra i "così così" e gli "scarsi". Tra i primi corti posso segnalare una storia ambientata a Sarajevo (Pink River): le due ragazze che ebbero una relazione anni prima hanno preso due strade diverse: una è andata via dalla città considerata asfittica, l'altra ha deciso di mettere su famiglia e avere una facciata di rispettabilità sociale. Sprazzi di una Sarajevo che si intuisce ancora molto chiusa rispetto ai temi dell'omosessualità.
A seguire diversi corti dove il sesso l'ha fatta da padrone: "Lezzieflick" è un filmato abbastanza sperimentale che è tutto giocato su immagini manipolate (inizialmente con un'estetica e una colorazione anni 50/60) che si trasformano e pulsano al ritmo di effetti sonori che variano tra l'astratto e il realistico (l'ansimare di donne che fanno sesso). Molto difficile da descrivere, l'ho trovato comunque interessante e molto creativo. Di tutt'altra pasta un video di cui non ricordo il titolo (e il programma on line del Festival non m'aiuta) che è una specie di porno sadomaso (poco sadomaso a dire la verità per i patiti - tra cui non ci sono io) in cui c'è la "vittima" inseguita in un posto fatiscente da una "poliziotta" del tutto simile a lei nell'aspetto (capelli corti biondi, stesso viso e stesso corpo). Fotografia "sporca" (stile mosso/da reportage) e riprese praticamente in diretta degli orgasmi delle due - con abbondanza di primi piani.
Non sono una fan del sesso (mai stata, ma adesso ancor meno!): penso di aver fatto il pieno di fighe scopate e orgasmi per un bel po' (e complimenti agli uomini pur presenti che non sono fuggiti).
Più divertente un altro video con implicazioni sessuali in cui si vedono alternate scene di "lotta" di donne nude/seminude su letti/ring: spesso le immagini sono rallentate e rendono particolari questi corpi di donne che si rotolano, volano, intrecciano, abbracciano rudemente (almeno all'inizio!).
Ho saltato i corti gay per stanchezza, non altro. Ho fatto un giro alla libreria "Utopia" in fondo a Corso Garibaldi che ha sempre esposti dei libri davvero interessanti che non si vedono nelle altre librerie. Mi sono rifocillata e sono rientrata allo Strehler per vedere "Droll".
Ricordate la Laura Herring (la mora) di "Mullholland Drive"? Qui recita la parte di una moglie succube del marito rozzo violento e razzista, e madre di una figlia adolescente sprezzante (e dal pompino facile) e di un figlio di 13 anni represso e segretamente gay. Tutto il tono del film è volutamente sopra le righe, a tratti surreale, ma dotato di una vitalità e una comicità che mi hanno ripagato della fatica che ho fatto per tornare a casa (metro chiusa la sera, tram a singhiozzo)!
Temo che questo film non uscirà mai in Italia - peccato, e consiglio i conoscitori dell'inglese (e del relativo linguaggio scurrile che nel film abbonda) di procurarsene se possono.
La Herring tra l'altro mostra doti comiche non da poco, e a me (non è il mio tipo tra l'altro) sembra davvero molto più bella al naturale senza trucco - recita così per la maggior parte del film: grande!
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