martedì 8 giugno 2010

La perla di Labuan

Fino ai 16 anni ho vissuto nell'inconsapevolezza di essere lesbica; semplicemente vivevo dentro di me in maniera naturale (ma anche nascosta, in un istintivo senso di difesa) il mio amore per le donne, presente da sempre - ovvero da quando qualsiasi essere umano inizia ad interessarsi e interagire con gli altri simili, riconoscendo tra essi quelli che ci trasmettono più calore, più sentimento, e una indefinibile sensazione di esaltazione e felicità.
Il primo ricordo di una "cotta" per una bambina risale al tempo delle scuole medie: era un'amica di una mia compagna di scuola, la incontravo molto raramente quando andavo a trovare questa compagna a casa sua, durante delle bellissime (per me) partite di ping pong. Questa bambina che suscitava in me sentimenti a cui non sapevo dare un nome ( e neanche mi interessava) apparteneva a una tipologia fisica che poi raramente avrei apprezzato: bionda e con gli occhi azzurri.
Non molto tempo dopo mi sarei innamorata all'istante di una creatura più eterea, un personaggio televisivo, anch'essa bionda e con gli occhi azzurri: "Marianna la perla di Labuan".
Chi è cresciuto negli anni settanta sa l'impatto che ebbe sul pubblico giovanile lo sceneggiato "Sandokan", che lanciò il mitico Kabir Bedi e gli altri personaggi della saga salgariana. Tutte le donne e le bambine erano innamorate di Kabir Bedi, tranne me; io spasimavo per quel personaggio di giovane fanciulla da "salvare", timida e dolce, interpretata da Carole André. Posso ricordare anche il momento esatto in cui iniziò il mio "amore": la famosa scena in cui il prode Sandokan salva la perla di Labuan (caduta da cavallo) dall'assalto di una povera tigre. Su Youtube ho trovato proprio quella scena, qui.
Oggi ricordo con un sorriso quei tempi, quell'ingenuità, quei sentimenti molto puri e molto nascosti; tuttavia la televisione fu un mezzo molto importante per la mia formazione sentimentale (nella "realtà" mi muovevo - allora come adesso - con evidente difficoltà).

4 commenti:

  1. Stavolta, Carol, sei tu a non aver previsto bene: non tutte le donne e le bambine erano innamorate di Kabir Bedi (io lo trovavo affascinante, ma non ne ero innamorata) e non solo tu spasimavi per la fanciulla da "salvare", cioè la dolce e timida Carole André, anche perché gli occhi chiari, da sempre, mi fanno un certo effetto e attraggono. E aggiungo: meno male che la televisione passò a colori!
    E mi permetto di associare ancora una nota del tutto personale sulle attrazioni/amori giovanili televisivi: gli altri occhi per i quali spasimai, entro i miei vent’anni, sono ancora di una francese, quelli di Dominique Sanda, la Micol de “Il giardino dei Finzi Contini” di De Sica. Anche lei giovane da salvare, seppur spregiudicata, e col dirlo lungi da me l’irriverenza verso la tragica storia ebraica perchè sto parlando solo delle sembianze dell’attrice. Naturalmente “Il giardino dei Finzi Contini” lo vidi diversi anni dopo “Sandokan”, cinque o sei credo, (anche se il film è del 1970).
    Di Carol Andrè però ho perso subito le tracce e da allora mi pare di averla rivista in un episodio de “Il medico in famiglia”, invece Dominique Sanda l’ho rivista un pelino di più e di tutte le successive la ricordo bene solo nel film “Yo, la peor de todas” (I, the worst of all) degli anni ’90, anche perché l’ho visto l’anno scorso. Film che ben racconta la vita della poetessa messicana Juana Inès de la Cruz e sfiora anche la presunta storia di amore lesbico con la “virreina” interpretata proprio da Dominique Sanda. Insomma a distanza di tanti anni sono stata ancora affascinata dalla Sanda e, potrei aggiungere, che sono stata pure soddisfatta perché stavolta, anche se non era una giovane da salvare, le sue attenzioni erano rivolte verso una donna (per la cronaca: il film non contiene scene particolarmente lesbiche). Anonimo46.

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  2. Quando ho visto la foto di Marianna sono sobbalzato. Anch'io avevo visto Sandokan da bambino ma mi ero completamente dimenticato di questo personaggio. Però non se ne era dimenticato il mio inconscio, infatti la cosa pazzesca è che vado spessissimo da una escort che è praticamente identica a questa foto. Stessi occhi, capelli, labbra, naso e stesso sguardo serio. Adoro stare con lei, ma non avrei mai pensato che stessi facendo l'amore con "La Perla di Labuan".

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  3. Marianna il mio primo amore TV :-) dolcissima e fragile , Marianna quanti sospiri , nei tuoi poki, quando mori , stetti male ....

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  4. Sono contenta allora di non essere stata per niente sola nella mia ossessione giovanile!

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